sabato 21 novembre 2015

Pisino, capoluogo della Regione Istriana croata

Pisino (Pazin in croato, Pixin in veneto, Mitterburg in tedesco) è una città di 8.868 abitanti (di cui 4.382 residenti nel centro storico) della Croazia, situato quasi esattamente al centro dell'Istria, è capoluogo della Regione Istriana croata.


Geografia

L'abisso del torrente Foiba (Pazinčica)
Pisino (anticamente Pisinum), placida località dell'Istria centrale adagiata sull'orlo dell'omonima foiba, è situata esattamente al centro della penisola, e per questo ne è divenuta capoluogo amministrativo, nonostante il nucleo urbano conti appena 4.986 abitanti[2].
La posizione della cittadina, immersa nel carso dinarico, l'ha infatti isolata dai principali traffici commerciali e dal turismo per molti secoli: solo oggi, dopo la costruzione dell'asse stradale A8 (la grande Ypsilon che attraversa la penisola) il paese può beneficiare di adeguati collegamenti con le città portuali dell'Istria. Dal punto di vista geomorfologico Pisino, immersa nelle colline del carso istriano, è solcata dal torrente Foiba (Pazinčica) che, dopo un corso di circa 17 km si inabissa in una foiba dando luogo alle omonime grotte profonde qualche centinaio di metri, oggi importante meta turistica. Compresi nel vasto territorio comunale sono anche i bacini del fiume Bottonega (Butoniga) che alimenta l'omonimo lago artificiale (Butoniga Jezero), un invaso di 19.106 metri cubi con una superficie di 2,3 km² e profondità media di appena 4,5 metri.
La morfologia del territorio e la sua posizione nell'entroterra istriano influiscono sulle condizioni climatiche di Pisino, caratterizzate da inverni umidi e abbastanza rigidi con abbondanti precipitazioni e estati calde e mediamente secche.

Storia

Pisino fu menzionata per la prima volta come Castrum Pisinum nel 983 d.C. in un documento riguardante la donazione dell'imperatore Ottone II al vescovo di Parenzo.
Nel XII secolo il comune fu di proprietà del conte Meinhard di Schönberg (in croato Šumberk) e, in seguito, cadde nelle mani di Engelbert III, conte di Gorizia nel 1186. Nel 1374 Alberto III di Gorizia rivendicò i suoi possedimenti alla Casa degli Asburgo.
Tra il 1420 e il 1536 Pisino appartenne alla Repubblica di Venezia. Dopo la Lega di Cambrai, il paese venne ceduto agli Asburgo, i quali lo vendettero ai modenesi Montecuccoli: risale proprio a questo periodo il castello omonimo intorno al quale si sviluppò la cittadina. La fortezza, ristrutturata nel XIX secolo, è stata allestita a museo al termine della Prima guerra mondiale.
Nel 1928 venne aggregato a Pisino il comune di Draguccio.

Luoghi d'interesse

Castello di Montecuccoli
Il turismo, sviluppatosi in tempi recenti, è legato al paesaggio incontaminato del carso dinarico e alla ricchezza del patrimonio storico e culturale del capoluogo istriano.

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